Le correzioni più richieste nell'intervento di rinoplastica sono legate a difetti quali: asimmetria della punta, naso largo, gibbo nasale, naso lungo, naso storto, punta poco proiettata, riduzione delle narici, punta poco proiettata...Tutti i difetti sono correggibili e migliorabili!
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Tutti i difetti sono correggibili e migliorabili.
Il Dottor Luigi Catania vi spiega i più diffusi e vi mostra come cambia l'aspetto del viso applicando delle piccole modifiche attraverso la rinoplastica.
In alcuni pazienti la punta del naso non è simmetrica, una parte può essere più grande dell'altra o avere un orientamento diverso a causa della forma della cartilagine sottostante. In questo caso è necessario modificare le dimensioni, la forma e l’orientamento delle cartilagini coinvolte.
Si riduce la larghezza della struttura ossea e cartilaginea del naso. Ci sono diversi aspetti da considerare che influenzano i risultati che si possono ottenere con questo tipo di intervento chirurgico di rinoplastica, come ad esempio lo spessore della pelle. I risultati sono migliori quando la causa è la struttura osteo cartilaginea piuttosto che lo spessore della cute.
Il gibbo nasale è estremamente comune, è di solito causato da fattori genetici, anche se può anche essere il risultato di un trauma. E’ una delle correzioni più richieste nell’ambito della chirurgia estetica del naso. Il gibbo nasale si elimina asportando l’eccesso osteocartilagineo.
Il naso lungo è più evidente se visto di lato, per renderlo proporzionato rispetto alle dimensioni del viso, si interviene accorciando le cartilagini, il setto, e parti del rivestimento cutaneo mucoso interno.
Spesso il naso non è perfettamente in asse e la maggior parte delle persone non se ne rende conto. In alcuni casi la piramide è sensibilmente deviata a causa di traumi anche lievi e misconosciuti. E’ necessario intervenire su tutte le strutture osteocartilaginee del naso storto, incluso il setto.
Il naso complessivamente grande rispetto alle caratteristiche del viso, viene ridimensionato in toto agendo su tutte le sue componenti inclusa la cute in caso di concomitante acne rosacea.
La punta del naso grande e bulbosa con atteggiamento ogivale dona al terzo inferiore un aspetto robusto e rotondo, di frequente si associa la pelle spessa e grassa. In questo caso si interviene sulle cartilagini alari inferiori modificandone la forma. Le manipolazioni devono essere prudenti specie in caso di cute spessa con scarsa tendenza alla contrazione post-operatoria.
Un naso dal dorso a sella può essere la complicanza di un trauma, di una rinoplastica, di un intervento chirurgico demolitivo, oppure essere la manifestazione etnica del paziente. Per la ricostruzione il materiale di prima scelta è la cartilagine del setto, in mancanza si può usare la cartilagine dell’orecchio o quella della nona costola.
La lunghezza del naso e la proiezione della punta seguono il principio della “sezione aurea“ o costante di Fidia. La proiezione della punta dovrebbe essere = lunghezza del naso x 0,67. Si utilizzano tecniche di recessione della punta con spostamento all’indietro delle cartilagini e/o resezione di parti di esse.
La lunghezza del naso e la proiezione della punta seguono il principio della “sezione aurea“ o costante di Fidia. La proiezione della punta dovrebbe essere = lunghezza del naso x 0,67. Si usano tecniche di aumento della proiezione con sutura delle varie componenti cartilaginee, e/o impianto di sostegni intercartilaginei o spostando materialmente in avanti le cartilagini.
Il naso corto è spesso esito di traumi, interventi di rinoplastica e di interventi chirurgici demolitivi. E’ una delle procedure tecnicamente più impegnative, vengono utilizzati materiali autologhi, tra questi la cartilagine settale, se presente, a seguire quella dell’orecchio e della nona costola.
La riduzione delle dimensioni interne e/o esterne delle narici si ottiene asportando piccole sezioni dell’ostio narinale. Di frequente applicazione nella rinoplastica etnica, può fare parte della strategia chirurgica della rinoplastica standard. E’ una tecnica impegnativa che richiede attenta programmazione ed esecuzione, gli esiti negativi sono difficilmente riparabili.