Il peeling chimico è un trattamento medico estetico per levigare e migliorare la qualità della pelle. Il passare dell’età e la continua esposizione alla luce del sole comportano un invecchiamento generale della pelle, in particolare del volto, che appare più opaca, meno elastica e solcata da fini rughe.
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Quando è necessario fare il peeling?
Un’alimentazione non bilanciata, lo stress e il fumo tendono ad accelerare il processo di invecchiamento della pelle. L’epitelio superficiale diventa più spesso perché aumenta l’entità del suo strato corneo, costituito da cellule morte embricate tra loro.
I peeling chimici permettono di ottenere una pelle più giovane, sana e tonica. La ripetitività delle sedute permette inoltre di modificare durata, tipo e sede di applicazione degli acidi in funzione dei risultati progressivamente ottenuti. Il peeling chimico è una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l’uso di sostanze chimiche ad azione caustica.
L’obiettivo del trattamento è quello di levigare e migliorare l’aspetto della cute, rimuovendone gli strati esterni più danneggiati. Gli effetti di questa applicazione variano a seconda della concentrazione e del pH della sostanza.
Il peeling misto stimola la crescita dell’epidermide, la rigenerazione di nuovo tessuto e la produzione di nuovo collagene e sostanza fondamentale. Sono indicati per rughe, invecchiamento cutaneo (fisiologico e causato dalla esposizione alla luce solare, il cosiddetto "fotoaging" ) cicatrici, lassità cutanea, melasma (dermamelan) e iperpigmentazioni (post infiammatorie, macchie color caffè-latte, macchie senili ecc.) acne in fase attiva e cicatrici acneiche, ipercheratosi circoscritte.
I peeling chimici si possono classificare in base alla loro capacità di penetrazione nella cute ed alla conseguente profondità di azione in: superficiali, medi e profondi. Il livello di profondità dipende dal tipo di sostanza, dalla sua concentrazione e dal tempo di applicazione. Maggiore è la profondità raggiunta e più evidente il risultato che ci si potrà aspettare.
Acido glicolico
Il peeling all’acido glicolico (AHA), nel contesto di un trattamento di rivitalizzazione cutanea, risponde perfettamente alle caratteristiche richieste da una metodica che sfrutta il principio di “stimolazione” cutanea e non di ricostruzione.
Oltre ad avere un indice di complicanze prossime allo zero, si è evidenziata, nel corso di numerosi trials clinici, la capacità dell’acido glicolico di stimolare direttamente i fibroblasti e le cellule basali inducendone una maggiore attività. Il concetto di soft peeling è legato alla metodica che prevede l’utilizzo di acido glicolico ad alta concentrazione (70%), riducendone il tempo di applicazione.
Il trattamento con acido glicolico, grazie a questi effetti combinati, ottiene un progressivo ringiovanimento della pelle che appare più luminosa, elastica, morbida e priva di piccole rughe. Il trattamento risulta completamente indolore e si conclude con l’applicazione di creme idratanti post-peeling.
Si consiglia tuttavia l’utilizzo di creme solari a schermo elevato (maggiore di 30) in caso di fotoesposizione.
TCA (Acido tricloroacetico)
L’acido tricloroacetico può essere utilizzato in diverse percentuali e, in funzione di queste, risulta più o meno aggressivo; è pertanto possibile l’esecuzione sia di peeling di superficie, che di peeling medio-profondi. Il TCA viene spesso utilizzato in associazione con altri acidi, in particolare con la soluzione di jessner, a scopo sinergico.